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La vera Patata di Bologna oltre al marchio del Consorzio di Tutela ha sempre il bollino D.O.P.
La Denominazione di Origine Protetta è tra i più prestigiosi riconoscimenti UE per produzioni di altissima qualità.
La conquista della D.O.P.
Il complesso e laborioso iter ha impegnato a lungo il Consorzio, per assaporare infine la soddisfazione di aver operato bene per una buonissima causa: la Patata di Bologna D.O.P.- 2004 - presentazione della domanda per entrare nel Registro dei prodotti tipici italiani con la Denominazione Patata di Bologna.
- 2009 - pubblicazione della domanda nella Comunità Europea.
- 2010 - registrazione della Patata di Bologna nelle D.O.P. dell’Unione Europea.
- 2012 - entrata in vigore del Disciplinare di Produzione definitivo.
- 2015 - autorizzazione a Check Fruit come Organismo di Controllo della D.O.P.
- 2016 - riconoscimento del Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P.
I luoghi di produzione
La D.O.P. certifica che coltivazione, lavorazione e trasformazione della Patata di Bologna avvengono tutti secondo un preciso Disciplinare di Produzione e all’interno di una determinata zona territoriale che è quella d’origine.
Il territorio D.O.P. comprende i Comuni di Bologna, Budrio, Castenaso, Ozzano dell'Emilia, San Lazzaro di Savena, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo di Bologna, Medicina, Molinella, Baricella, Minerbio, Granarolo dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore.- UNA PATATA TRA DUE FIUMI L'area di coltivazione della Patata di Bologna D.O.P. tra il Sillaro e il Reno.